Vetrata con Barca di pescatori, 1966 circa
vetro policromo, cm. 370 x 640
Palermo, ex Banca Commerciale Italiana, Palermo
Nel 1966 Guttuso è chiamato ad intervenire nella nuova sede dell’allora Banca Commerciale Italiana di via Mariano Stabile a Palermo, un edificio appena progettato dallo studio milanese BBPR (a cui si devono, tra i vari lavori, la Torre Velasca di Milano e, a Palermo, la sede del Giornale di Sicilia in via Lincoln). È Raffaele Mattioli, l’economista chiamato il “banchiere umanista” per il suo impegno culturale, a commissionargli una grande vetrata e una decorazione murale lungo lo scalone monumentale.
I temi scelti dall’Artista, il lavoro e la natura, trovano profonda connessione con le sue radici, attingendo ad iconografie tipiche dell’immaginario siciliano.
La grande vetrata policroma al pianterreno, che fa da quinta alla sala del pubblico, raffigura una barca di pescatori che riprende un soggetto analogo già rappresentato nel 1949 ne La pesca del pescespada. In questa nuova versione, però, la barca transita tra due promontori con due alti tralicci, richiamo al progresso ed alla modernità, evidentemente una immagine dello Stretto di Messina.
Per lo scalone d’onore, un’ampia scalinata di forma elicoidale che si sviluppa su tre piani, Guttuso disegna un rivestimento in ceramica, realizzato con la collaborazione di Nino Caruso, con elementi tipici del paesaggio siciliano: l’Etna innevato, che sovrasta una natura mediterranea rigogliosa di aranceti e di pale di fico d’India.
Scalone, 1966 circa
ceramica, terracotta invetriata e foglia d’oro, m. 20,40 x 5,15
Palermo, ex Banca Commerciale Italiana