a cura della dott.ssa Alessia Facineroso
1734: La Sicilia viene invasa da Carlo di Borbone (che aveva già conquistato il Regno di Napoli) e sottratta agli Asburgo.
1735: Carlo diviene sovrano dell’isola, che ritorna ad essere uno Stato indipendente, sebbene di fatto unito a Napoli;
1798: per sfuggire alla rivoluzione ed alla proclamazione della Repubblica, Ferdinando III abbandona la capitale partenopea e si rifugia a Palermo;
marzo 1802: in una sessione del Parlamento siciliano il re dichiara di voler mantenere la Corte a Palermo, ricevendone in cambio ingenti donativi;
giugno 1802: dopo aver siglato un accordo con Napoleone, il sovrano ed i suoi uomini fanno ritorno a Napoli;
1806: la famiglia reale rientra a Palermo, dopo l’invasione francese del Mezzogiorno continentale;
1810: Ferdinando III convoca nuovamente il Parlamento siciliano, chiedendo donativi straordinari per la difesa del Regno dalla minaccia francese. Dinanzi al rifiuto dei siciliani il sovrano impone una tassa sulle entrate che scatena il malumore dell’isola;
1811: il ministro plenipotenziario inglese William Bentinck giunge in Sicilia ed interviene nel conflitto tra la Corte e l’aristocrazia, schierandosi in favore di quest’ultima;
16 gennaio 1812: in seguito alle pressioni di Bentinck Ferdinando è costretto a nominare Reggente dell’isola il figlio Francesco, mentre si forma un governo presieduto da siciliani, tra cui i principi di Belmonte, Castelnuovo ed Aci;
20 giugno 1812: il nuovo governo fa approvare la Costituzione siciliana;
14 giugno 1813: su pressione di Bentinck e del governo inglese, la regina Maria Carolina è costretta a lasciare la Sicilia, perché ritenuta in combutta con i francesi;
8 luglio 1813: le nuove elezioni registrano la sconfitta dei costituzionali, pochissimi dei quali entrano a far parte del nuovo Parlamento. Bentinck cerca di difendere la Costituzione, ma deve spesso assentarsi dall’isola per svolgere altri compiti affidatigli dal governo inglese;
4 luglio 1814: Ferdinando III rientra a Palermo e riprende i poteri di governo, sciogliendo immediatamente la Camera dei Comuni;
14 maggio 1815: il Parlamento siciliano viene sciolto. Tre giorni dopo, il re inizia il suo viaggio di ritorno a Napoli, che gli austriaci hanno già liberato dai francesi;
8 dicembre 1816: dopo il Congresso di Vienna Ferdinando rientra in possesso del Regno di Napoli, che unisce a quello di Sicilia. Viene così istituito il Regno delle Due Sicilie, con capitale a Napoli.