Museo di Paleontologia e Geologia Gemmellaro Palermo
Ubicazione, città, via
Corso Tukory, 131 – 90134 Palermo (PA)
Fruibilità, biglietto, orari
Biglietto euro 3,00
Orario di Apertura: lunedì – venerdì 09:00-13:00; 15:00-17:00 sabato 09:00-13:00
agosto: lunedì – venerdì 09:00-13:00
Categoria museale
Museo geologico e paleontologico
Logica espositivo-museale, storia del museo
Il museo appartiene al sistema museale dell’Università di Palermo. La sistemazione museografica è moderna ed elegante. Il museo venne fondato nel 1861 da Gaetano Giorgio Gemmellaro (1832-1904), che lo diresse fino a 1904 quando morì.
Nel 1970 l’Istituto di Geologia venne trasferito nella attuale sede di corso Tukory e l’intero piano terra dell’edificio venne destinato al Museo, con un vasto salone espositivo che consentirà il riallestimento della collezione.
Contesto ambientale
La collezione si trova in un edificio dei primi del secolo scorso in un quartiere assai popoloso del centro di Palermo
Descrizione del museo
Il museo espone collezioni scientifiche paleontologiche, stratigrafiche e sistematiche, di vertebrati fossili, micro-paleontologiche, paleobotaniche, litologiche, mineralogiche, paletnologiche, didattiche e calchi. I reperti paleontologici vanno dal permiano all’era cenozoica fino al quaternario. Di rilievo assoluto per la paleontologia siciliana e per quella internazionale lo scheletro di Thea, il più antico ominide rinvenuto in Sicilia e di numerosi reperti relativi agli elefanti nani che popolarono la Sicilia durante il Pleistocene medio-superiore, tra cui un esemplare completo di Palaeoloxodon mnaidriensis. Tra i reperti esposti nella Sala dei dinosauri sono presenti un grande esemplare di Carnotaurus, un teropode carnivoro vissuto circa 70 milioni di anni fa alla fine del Cretacico, una Anhanguera, un rettile volante (pterosauro) del Cretacico Inferiore e una mandibola di Tirannosaurus rex. Al museo sono esposti anche rarissimi campioni di rocce provenienti dall’isola Ferdinandea, raccolti da Carlo Gemmellaro durante il breve periodo di emersione nel 1831.
Il 6 febbraio 2016 sono state inaugurate tre installazioni virtuali. Sono la Sala Vulcano con la possibilità di una visita immersiva all’interno di un vulcano in eruzione; la Sala di Thea, ricostruzione della storia dei primi abitanti di Sicilia partendo dal ritrovamento dello scheletro di questa donna vissuta circa 15000 anni fa; la Sala dello squalo: una proiezione all’interno della mandibola ricostruita di Carcharodon megalodon, vissuto tra i 50 e i 2 milioni di anni fa.